Prevalence of patent foramen ovale in cryptogenic transient ischaemic attack and non-disabling stroke at older ages: a population-based study, systematic review, and meta-analysis

SNO Approfondimenti

A cura di:
Marta Melis, Valeria Piras, Valentina Oppo, Luigi Cocco (SC di Neurologia e Stroke Unit, Dipartimento di Neuroscienze, Azienda Ospedaliera “Brotzu”, Cagliari)
Bruno Del Sette (Unità di radiologia interventistica, Ospedale Maggiore di Novara)
Erika Erriu (U.O. di Neurochirurgia, Azienda Ospedaliera “G. Brotzu, Cagliari)

Nel lavoro di Mazzucco et al gli autori vanno ad analizzare la prevalenza del forame ovale pervio negli pazienti con età superiore ai 60 anni, affetti da attacco ischemico transitorio ed ictus non severo. Sono stati studiati 572 pazienti tra il 2014 ed il 2017, di cui il 77% avevano un’età superiore ai 60 anni ed un’età media di 70 anni; di questi il 91 % è stato sottoposto a doppler transcranico con microbolle per l’individuazione di uno shunt destro-sinistro. Rispetto a quelli con attacco ischemico transitorio o ictus di causa nota, i pazienti con eventi criptogenici avevano una prevalenza più alta di shunt destro-sinistro sia nella totalità dei pazienti (odds ratio [OR] 1 · 93, IC 95% 1 · 32-2 · 82; p = 0 · 001), sia in quelli di età superiore ai 60 anni (2 · 06, 1 · 32-3 · 23; p = 0 · 001). Da questo studio si può dedurre quindi che il doppler transcranico con microbolle è sicuramente praticabile ed utile nei pazienti anziani affetti da attacco ischemico transitorio e stroke non severo e che l’associazione tra la presenza dello shunt destro-sinistro negli eventi cerebrovascolari criptogenetici permane anche nella popolazione oltre i 60 anni.

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