La Società delle Neuroscienze ospedaliere dà voce ai giovani: nasce SNO Giovani

 

Arturo Consoli, Neuroradiologo Interventista dell’Hopital Foch di Parigi e vice-presidente Neuroradiologo SNO, presenta il progetto SNO Giovani, percorso che riprende forza dopo i mesi complessi della Pandemia.

“Fondamentale in questa fase, è creare un primo nucleo operativo che possa essere la base dei vari progetti che vedranno i giovani veri protagonisti di questa nuova avventura nata in seno alla SNO. Un nucleo organizzativo che sia basato sulla presenza di giovani, neo-specialisti e anche specializzandi, che si faccia promotore di iniziative pratiche e concrete”

Gli obiettivi di questa prima fase sono: la costituzione di un primo nucleo operativo; l’individuazione di progetti con un occhio di riguardo a quelli multidisciplinari e, infine, la formazione di gruppi di lavoro. “La SNO ha sempre finanziato i giovani, ci sarà ora una implementazione di questo progetto, aumentando l’attenzione per i più giovani” spiega Consoli “Vogliamo avere una linea che punti alla lungimiranza, per un percorso che dia dei frutti nel tempo. La prima fase che è la composizione di questo nucleo avverrà prima dell’estate, successivamente ci sarà la raccolta e la selezione dei progetti fino all’ultima fase che sarà quella della formazione dei gruppi di lavoro, con il reclutamento diretto dei giovani. La SNO sarà attiva nel formare delle linee guida, che però dovranno essere studiate per lasciare spazio alla creatività dei giovani. Sono loro al centro, e dovranno essere capaci di creare progetti multidisciplinari. La multidisciplinarietà, che è cardine della SNO sarà messa in primo piano, ma saranno valutati anche progetti settati su una singola filiera delle nostre specialità”.

La SNO inizia questo percorso senza dimenticare la sua storia, avendo da anni tra le sue fila affermati opinion leader delle neuroscienze. I senior della SNO diventano fondamentali con ruoli di supervisori, facilitatori e accompagnatori dei singoli progetti. “Quello che io personalmente ho notato nella mia esperienza in Francia è che i progetti sono davvero in mano ai giovani con una supervisione dei senior” sottolinea Consoli “Questa differenza è creata dal concetto di interesse: lasciare libertà di azione ai giovani ricercatori e allo stesso tempo i senior pronti a stimolare l’interesse proprio per dare forza all’energia e all’entusiasmo di chi si sente parte di un percorso che lo vede protagonista.”

Si tratta di un progetto importante che inizia ora, sebbene sia un percorso che la SNO aveva già identificato come prioritario prima della Pandemia. “Si era creata una iniziativa che era il forum internazionale dei giovani neuroscienziati nel 2019 a Roma, con uno scambio italo francese che aveva visto i giovani davvero protagonisti e i senior meravigliosi supervisori” ricorda Consoli “Un appuntamento che vogliamo replicare in futuro. Ma dobbiamo anche cercare di prendere spunto da quello che questo periodo ha lasciato, con incontri dal vivo come quello del 2019, ma attingendo anche all’uso degli strumenti digitali come i webinar che possono mettere in contatto molte persone da tutto il mondo”.

SNO giovani guarda all’Italia ma con un respiro internazionale, tutto avanza in maniera estremamente veloce. Lo scambio di informazioni europeo è oggi continuo e bisogna continuare ad essere presenti. “I canali di comunicazione sono estremamente diversi e differenziati, con diffusione generale per alcuni progetti, ma anche canali di comunicazione specifici per ogni singolo percorso, andando a raggiungere il pubblico per ogni specifico progetto. Ogni progetto dovrà quindi avere una strategia di comunicazione che sia dedicata. In questo contesto, il Congresso Nazionale SNO avrà due sbocchi principali per “SNO giovani”: diffondere il lavoro con l’impostazione delle idee generali e i percorsi proposti, ed essere al contempo una vetrina dello stato dell’arte che possa portare al reclutamento di altri giovani interessati appartenenti al gruppo delle neuroscienze”.

27 giugno 2022