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A fine 2022 la World Medical Association ha approvato il nuovo Codice Internazionale di Etica Medica contenente alcune importanti e significative novità, come quella nell’art. 1 in cui si stabilisce che “il primo dovere del medico è promuovere la salute e il benessere di individui pazienti”, facendo scomparire il termine “obligation” (presente fino al Codice 2006) in relazione al “rispetto della vita umana”: idea che diventa ora una specificazione del dovere del “prendersi cura” nel rispetto appunto “della vita umana, dell’autonomia del paziente e della sua dignità”.
Quest’innovazione sul piano etico sollecita interrogativi specifici per la Neurologia, ambito in cui i processi morbosi vengono talvolta a realizzare forme di vita inedite che il malato non accetta più di vivere. Sia per le modalità con cui si possono attuare alcune gravi disabilità neurologiche (ora progressive, ora acute) sia perché esse coinvolgono la sfera cognitiva-comportamentale, molte malattie neurologiche sollevano domande etiche di grande importanza e rendono quanto mai attuale le domande: come si declina per l’operatore sanitario nella situazione concreta il dovere di tutela della salute e del benessere del paziente?

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Fermo, 5-6 aprile 2024

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