Fattori di rischio e ruolo degli Ultrasuoni
nella Patologia Cerebrovascolare

Le patologie cerebrovascolari, in particolare l’ictus cerebrale, rappresentano In Italia e nel mondo la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari ed i tumori e la prima causa di disabilità. Esistono diverse strategie nella prevenzione della malattia cerebrovascolare. Nella fase asintomatica della malattia cerebrovascolare, definita prevenzione primaria, una strategia importante è una corretta alimentazione, una modificazione dello stile di vita e una regolare attività fisica. In anni recenti la ricerca scientifica ha progressivamente documentato il ruolo della vitamina D (VitD) in un ampio range di funzioni dell’organismo, al di là del suo classico ruolo nella regolazione dell’omeostasi del calcio e del fosforo. In particolare, è stato dimostrato che l’ipovitaminosi D si associa a numerose patologie croniche comprese quelle cardiovascolari e cerebrovascolari e può rappresentare un fattore di rischio per la recidiva di Ictus. Pertanto una rapida ed efficace supplementazione di VitD potrebbe costituire un approccio promettente per la prevenzione e il trattamento della patologia cerebrovascolare. La neurosonologia, tecnica non invasiva di neuroimaging sia dei vasi extracerebrali che intracerebrali rappresenta una delle strategie nella prevenzione delle malattie cerebrovascolari sia a genesi aterotrombotica che cardioembolica. Inoltre, tale metodica strumentale è di notevole importanza nello studio degli Ictus criptogenetici. Nella fase sintomatica, definita prevenzione secondaria, il Forame Ovale Pervio, la presenza dell’auricola sinistra e la presenza di fibrillazione atriale parossistica rappresentano importanti fattori di rischio, in particolare nella malattia cerebrovascolare acuta cardioembolica.

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Rende (CS), 21 settembre 2019

 

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