Continuous vs Routine Electroencephalogram in Critically Ill Adults With Altered Consciousness and No Recent Seizure: A Multicenter Randomized Clinical Trial

SNO Approfondimenti

A cura di:
Valeria Piras, Valentina Oppo, Luigi Cocco, Giuseppe Fenu (SC di Neurologia e Stroke Unit, Dipartimento di Neuroscienze, Azienda Ospedaliera “Brotzu”, Cagliari)
Marta Melis (SC di Neurologia, A.O.U P.O. Policlinico Duilio Casula, Cagliari)
Bruno Del Sette (Unità di radiologia interventistica, Ospedale Maggiore di Novara)
Erika Erriu (U.O. di Neurochirurgia, Azienda Ospedaliera “G. Brotzu, Cagliari)

Lo studio elettroencefalografico continuo dei pazienti ricoverati in terapia intensiva con un’alterazione dello stato di coscienza è uno strumento che permette una valutazione più accurata rispetto agli esami di routine effettuati in maniera intermittente, sebbene non sia chiaro quale possa essere il beneficio di un impiego di questo strumento su tutti i pazienti, in particolare a fronte di elevati costi e impiego di risorse.
Questo studio randomizzato con approccio pragmatico mostra come, a fronte di una maggiore rilevazione di anomalie epilettiformi e una maggiore frequenza di adeguamento della terapia antiepilettica, l’utilizzo sistematico della registrazione continua dell’elettroencefalogramma non si sia tradotta in una riduzione significativa della mortalità.
Questi dati, sebbene su numeri non larghissimi, forniscono l’indicazione preliminare di una non utilità in termini prognostici dell’applicazione sistematica su tutti i pazienti dello studio elettroencefalografico continuo rispetto agli studi intermittenti di routine, con l’importante eccezione di coloro che hanno avuto manifestazioni epilettiche di recente, che sono stati esclusi da questo studio.

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