Association between acute ischemic stroke etiology and macroscopic aspect of retrieved clots […]

Association between acute ischemic stroke etiology and macroscopic aspect of retrieved clots: is a clot’s color a warning light for underlying pathologies?

Alessandro Sgreccia1, Zoé Duchmann2, Jean Philippe Desilles3, Bertrand Lapergue4, Julien Labreuche5, Maeva Kyheng5, Romain Bourcier2, Arturo Consoli4,
the COMPOClot Investigators

1Neuroradiology – Interventional Radiology, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Italy
2Department of Diagnostic and Interventional Neuroradiology, Hopital Guillaume et Rene Laennec, Nantes, France
3Laboratory of Vascular Translational Science INSERM U1148, Fondation Rothschild, Paris, France
4Department of Stroke Centre and Diagnostic and Interventional Neuroradiology, Hospital Foch, University of Versailles and Saint Quentin en Yvelines, Suresnes, France
5Santé publique : épidémiologie et qualité des soins, F-59000, CHU Lille, University of Lille EA2694, Lille, France

Pochi recenti studi e case reports hanno preso in considerazione l’aspetto cromatico dei coaguli recuperati durante una procedura di trombectomia meccanica nello stroke ischemico acuto. L’obbiettivo dello studio è stato quello di analizzare la frequenza delle eziologie tipiche e atipiche, secondo la classificazione TOAST, e correlarla all’aspetto cromatico dei coaguli recuperati dopo le procedure di ricanalizzazione.
Sono stati inclusi nello studio 255 fotografie, anonimizzate e standardizzate, di trombi recuperati da pazienti consecutivi trattati con trombectomia meccanica. Le foto sono state successivamente lette in doppio cieco da due neuroradiologi interventisti, i quali hanno classificato l’aspetto cromatico dei coaguli in due gruppi principali Rosso/Neri vs Bianchi. In caso di discordanza, un terzo lettore (neurologo vascolare) ha fornito la valutazione finale. Tutti i dati clinici, gli outcomes e l’eziologia dei pazienti, laddove nota, sono stati raccolti attraverso un registro francese nazionale dell’ictus ischemico (Base ETIS, NCT03776877) e sono stati comparati tra i due gruppi.
I risultati hanno dimostrato una concordanza eccellente tra i due lettori (k=0.78); 233 pazienti sono stati inclusi nel gruppo Rosso/Neri e 22 nel gruppo dei coaguli bianchi.
Le eziologie atipiche, e tra queste in special modo l’endocardite infettiva, sono correlate in maniera statisticamente significativa con il gruppo dei coaguli bianchi (27.3% vs 4.7%; p=0.001).
Sebbene questo studio non sia scevro da limitazioni pone un’importante chiave di lettura su una possibile correlazione tra colore del coagulo e l’eziologia sottostante all’evento ischemico. Pertanto, soprattutTo in caso di ictus di tipo criptogenetico, un’attenta valutazione del colore del coagulo potrebbe aiutare e influenzare il percorso diagnostico-terapeutico della patologia sottesa.

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