Susceptibility vessel sign on MRI predicts better clinical outcome in patients with anterior circulation acute stroke treated with stent retriever as first-line strategy

SNO Approfondimenti

A cura di:
Marta Melis, Valeria Piras, Valentina Oppo, Luigi Cocco (SC di Neurologia e Stroke Unit, Dipartimento di Neuroscienze, Azienda Ospedaliera “Brotzu”, Cagliari)
Bruno Del Sette (Unità di radiologia interventistica, Ospedale Maggiore di Novara)
Erika Erriu (U.O. di Neurochirurgia, Azienda Ospedaliera “G. Brotzu, Cagliari)

Il “susceptibility vessel sign” (SVS) puo’ essere un utile biomarker di un’occlusione vascolare ma la sua correlazione con l’outcome clinico in pazienti con ictus ischemico è incerta. Gli autori di questo studio propongono di valutare tale relazione in pazienti trattati mediante trombectomia meccanica utilizzando stent retriever. Basandosi sui dati dei pazienti dei trial  ASTER e THRACE trattati mediante stent-retriever in prima linea, SVS risultava associato a una minore disabilità a 3 mesi.

Romain Bourcier, et al. on behalf of the ASTER and the THRACE investigators

 

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