Safety and Efficacy of Dabigatran Etexilate vs Dose-Adjusted Warfarin in Patients With Cerebral Venous Thrombosis

SNO Approfondimenti

A cura di:
Marta Melis, Valeria Piras, Valentina Oppo, Luigi Cocco (SC di Neurologia e Stroke Unit, Dipartimento di Neuroscienze, Azienda Ospedaliera “Brotzu”, Cagliari)
Bruno Del Sette (Unità di radiologia interventistica, Ospedale Maggiore di Novara)
Erika Erriu (U.O. di Neurochirurgia, Azienda Ospedaliera “G. Brotzu, Cagliari)

 

Le trombosi venose cerebrali sono una tipologia di ictus causata da trombosi di una vena dei seni durali o di una vena cerebrale, con una bassa mortalità ma un alto rischio di recidiva di evento trombotico venoso (VTE). L’attuale terapia preventiva dei VTE è l’utilizzo di anticoagulanti antagonisti della Vitamina K, indicazione estrapolata dalla pratica clinica nella prevenzione delle trombosi venose profonde.
Le linee guida internazionali al momento attuale limitano l’utilizzo dei DOAC (anticoagualnti orali diretti) nell’ambito neurologico e ad oggi l’utilizzo off-label di questi farmaci, sebbene mostri risultati promettenti, si limita a casi clinici o piccole serie di pazienti. Nel trial RE-SPECT CVT, viene condotto uno studio esplorativo, multicentrico, randomizzato con metodo PROBE, valutando l’efficacia di Dabigatran in confronto al Warfarin (con target INR 2-3) nella prevenzione dei VTE nella trombosi venosa cerebrale.
Lo studio, che in totale ha reclutato 120 pazienti (60 pe rogni gruppo), non ha registrato nessun evento VTE nei 6 mesi di follow up e un basso rischio di complicazioni emorragiche per entrambi i gruppi.
Sebbene per la limitata numerosità del campione non sia stato possibile dimostrare una non-inferiorità del dabigatran vs warfarin, questo dato è di difficile realizzazione, vista la bassa frequenza delle trombosi venose cerebrali. Il RE-SPECT CVT suggerisce come sia warfarin che dabigatran possono essere considerate opzioni efficaci e sicure nel prevenire VTE nei pazienti con trombosi venosa cerebrale.

 

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