In merito alla testimonianza pubblicata su JAMA Neurology (“The Triage of Privilege”, 18 agosto 2025), desideriamo esprimere alcune riflessioni.
Il racconto di un’esperienza vissuta nei pronto soccorso italiani è doloroso e solleva interrogativi che non vanno elusi. È vero: il nostro sistema sanitario è oggi attraversato da difficoltà concrete – carenze di personale, sovraffollamento, tempi di attesa che generano frustrazione sia nei pazienti che negli operatori. Sono criticità che la nostra comunità scientifica denuncia da tempo e che richiedono risposte urgenti da parte delle istituzioni.
E tuttavia, accanto a questi limiti, non possiamo dimenticare la forza del nostro Servizio Sanitario Nazionale: un sistema pubblico, universalistico e solidale, che garantisce a tutti l’accesso alle cure indipendentemente dal reddito o dallo status sociale. Nonostante risorse inferiori a quelle di molti Paesi occidentali, l’Italia resta ai primi posti per aspettativa di vita, tassi di sopravvivenza e qualità complessiva dell’assistenza.
Un episodio, per quanto grave, non può oscurare la dedizione quotidiana di migliaia di professionisti che assicurano cure di altissimo livello a milioni di persone. L’esperienza riportata dall’autore deve essere accolta come stimolo a migliorare accoglienza, empatia e sicurezza nei pronto soccorso, ma non come rappresentazione unica del nostro sistema.
La sanità italiana, pur tra mille difficoltà, rimane un presidio di equità e civiltà, riconosciuto in tutto il mondo. Nostro compito è difenderla e rafforzarla, affinché episodi come quello narrato non si ripetano e affinché ogni cittadino, italiano o straniero, possa sentirsi accolto e protetto.
Pasquale Palumbo – Presidente SNO