Cerebral microbleeds and intracranial haemorrhage risk in patients anticoagulated for atrial fibrillation after acute ischaemic stroke or transient ischaemic attack (CROMIS-2): a multicentre observational cohort study

SNO Approfondimenti

A cura di:
Marta Melis, Valeria Piras, Valentina Oppo, Luigi Cocco (SC di Neurologia e Stroke Unit, Dipartimento di Neuroscienze, Azienda Ospedaliera “Brotzu”, Cagliari)
Bruno Del Sette (Unità di radiologia interventistica, Ospedale Maggiore di Novara)
Erika Erriu (U.O. di Neurochirurgia, Azienda Ospedaliera “G. Brotzu, Cagliari)

L’impostazione di terapia anticoagulante in pazienti colpiti da ictus ischemico con riscontro di fibrillazione atriale ha un ruolo chiave nella prevenzione primaria di un secondo evento ischemico, nonostante sia correlato a rischio di emorragia intracranica. Nello studio CROMIS-2 è stata correlata la presenza di microbleeds, evidenziati con sequenze di risonanza magnetica GRE T2*, e score clinici (HAS-BLED) con il rischio di sanguinamento intracranico sintomatico, documentando come, la presenza di microbleeds, sia un fattore di rischio indipendente per questa evenienza.

 

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