
Il progresso scientifico ed economico del XXI secolo ha permesso un notevole allungamento delle aspettative di vita e con esso un drastico incremento delle patologie cronico-degenerative. I dati dell’OMS hanno stimato complessivamente oltre 1 miliardo di persone nel mondo affette da patologie neurologiche, le quali presentano un notevole impatto sulle autonomie dei soggetti affetti con conseguente importante burden a carico dei servizi sanitari pubblici.
Nel 2016 il ministero della salute ha predisposto il piano nazionale per la cronicità (già recepito dalla conferenza stato-regioni) articolato in più punti che dispongono una adeguata e attenta stratificazione della popolazione target, programmi di promozione della salute e di prevenzione e diagnosi precoce, presa in carico dei pazienti attraverso l’erogazione di interventi personalizzati che prevedano anche il coinvolgimento dei caregiver nelle cure ed un costante monitoraggio qualitativo delle prestazioni.
La realizzazione di tali obiettivi sarà attuata attraverso quanto previsto dal DM77/22 che individua il modello standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel SSN attraverso una presa in carico capillare emergente da una proficua interazione tra i grandi centri ospedalieri, le università, gli IRCCS, gli ospedali periferici, le case e ospedali di comunità, gli ambulatori territoriali, l’assistenza domiciliare integrata, la rete delle cure palliative fino allo studio dei MMG.
Le cronicità neurologiche investono tutte le età, da quella evolutiva (paralisi cerebrali infantili, sindromi epilettiche), al giovane (emicrania, sclerosi multipla), all’adulto (malattie cerebrovascolari) fino all’anziano (malattie neurodegenerative, in primis malattia di Alzheimer e Parkinson) con la contestuale presenza di patologie meno correlabili alle fasce d’età (disturbi del sonno, disturbi neuromuscolari, epilessie non sindromiche). Conoscere e saper gestire la cronicità neurologica con un approccio multidisciplinare è la sfida che oggigiorno ci troviamo ad affrontare ed è grazie a momenti di confronto e dibattito come questo che possiamo costruire quella “rete sinaptica” essenziale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati per una migliore e completa presa in carico del paziente e dei suoi bisogni.
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Siracusa, 4-5 aprile 2025