SNO Approfondimenti
A cura di:
Marta Melis, Valeria Piras, Valentina Oppo, Luigi Cocco (SC di Neurologia e Stroke Unit, Dipartimento di Neuroscienze, Azienda Ospedaliera “Brotzu”, Cagliari)
Bruno Del Sette (Unità di radiologia interventistica, Ospedale Maggiore di Novara)
Erika Erriu (U.O. di Neurochirurgia, Azienda Ospedaliera “G. Brotzu, Cagliari)
Ecco una revisione sistematica di recentissima pubblicazione con lo scopo di esaminare i diversi approcci terapeutici nei pazienti con ictus criptogenetico e forame ovale pervio, argomento molto dibattuto e controverso soprattutto negli ultimi anni. Il lavoro ha analizzato più di 300 lavori, selezionando 5 RCT sull’argomento al fine di confrontare l’efficacia e la sicurezza della terapia di chiusura percutanea con device associato a terapia medica con la sola terapia medica nei pazienti con ictus criptogenetico e forame ovale pervio. Nel lavoro si evince che in pazienti selezionati la terapia con device associata alla terapia medica è più efficace nella prevenzione secondaria dell’ictus, gravata però da un maggior rischio di sviluppare complicanze come per esempio la Fibrillazione Atriale.
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