Diagnosis of multiple sclerosis: 2017 revisions of the McDonald criteria

SNO Approfondimenti

A cura di:
Marta Melis, Valeria Piras, Valentina Oppo, Luigi Cocco (SC di Neurologia e Stroke Unit, Dipartimento di Neuroscienze, Azienda Ospedaliera “Brotzu”, Cagliari)
Bruno Del Sette (Unità di radiologia interventistica, Ospedale Maggiore di Novara)
Erika Erriu (U.O. di Neurochirurgia, Azienda Ospedaliera “G. Brotzu, Cagliari)

Pochi mesi fa sono state pubblicate sulla rivista Lancet le nuove linee guida per la diagnosi di Sclerosi Multipla. I criteri di McDonald del 2010 per la diagnosi di sclerosi multipla sono stati ampiamente utilizzati nella ricerca e nella pratica clinici ma i progressi scientifici negli ultimi 7 anni suggeriscono che potrebbero non essere più cosi efficaci nel portare alla diagnosi precoce della malattia. I nuovi criteri continuano ad applicarsi principalmente ai pazienti che presentano una tipica sindrome clinicamente isolata, definiscono ciò che è necessario per soddisfare la disseminazione nel tempo e nello spazio delle lesioni nel SNC e sottolineano la necessità di una “no better explanation”.
Le principali modifiche rispetto alla precedente edizione sono incentrate sulla rivalutazione della presenza delle bande oligoclonari nel liquor come criterio complementare sulla possibilità di considerare le lesioni sintomatiche per dimostrare la disseminazione nello spazio o nel tempo in pazienti con sindrome supratentoriale, infratentoriale o del midollo spinale.

 

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